Rio e psichedelia

RioDi Rio, il nuovo romanzo di Leonardo Colombati, dottori, parlo in altra sede. Qui vorrei solo approfittare di un divertissement che l’autore si concede a pagina 271 per estrapolarne una serie di canzoni per roiordie. Sotto l’influsso di una non precisata polverina magica, il protagonista comincia a vedere un susseguirsi di cose strampalate sotto cui si celano una miriade di riferimenti nascosti a gruppi psichedelici. Iniziamo a svelarne partendo da un personaggio strano che si avvicina ad un microfono insieme ad bassista ed a un nano in velluto cremisi. Si presentano: sono Lord Cornelius Plum, Sir John Johns e The red Curtain, i falsi nomi sotto cui gli XTC hanno firmato i dischi come The dukes of stratosphear. Colombati non accenna a nessuna canzone in particolare ma il vostro Zuck ama Vanishing girl. Lord Cornelius parla di una nave di cristallo, riferendosi chiaramente a The Crystal ship dal primo album dei Doors. Si nutre di Electric Prunes e di bucce di banana. Si riferisce ai giardini di delizie come Garden of earthly delights degli XTC (ancora!). I biechi blu di Yellow Submarine e i cancelli dell’alba di The piper at the gates of dawn dei Pink Floyd (Zuck sceglie Astronomy Domine). E continua ancora, ma Zuck si ferma, se qualcuno volesse dargli una mano a decifrare anche gli altri, basta che acquisti e legga il romanzo di Colombati che non è nemmeno male, tutt’altro.
Per finire questi musici improvvisati si mettono a cantare. Cosa cantano?
Ma White Rabbit dei Jefferson Airplane, naturalmente.

Eccomi!

Ed ecco il mio primo post su ROIORDIE, sono un pochino emozionata, ma andiamo subito subito al sodo…
Il mio suggerimento per fare spesa e scorpacciata di godibilissima musica?
Una versione (gratuita) di “Castel Made of Sand”, di Hendrix del 1967, riarrangiata reggae (scaricatela qui), un po’ estiva e tanto creativa, come i veri castelli di sabbia che si possono vedere tutti gli anni alla Gara che si tiene a Jesolo, costruiti con qualsiasi cosa, olive, bandierine dei cocktails e stuzzicadenti, stessa creativita’ che si riscontra nei giri di basso della canzone e… Come non inseguire la melodia?
…E a proposito di sogni, creativita’ ed espressivita’, sole sabbia, vento mare, meraviglia e leggende…
Cercate, ed inseguite, le pentole d’oro (oro simbolo di preziosa musica, in questo caso) sotto l’arcobaleno, con i Rainbow nel brano: “Catch the Rainbow”:

Ride the wind to the sun
Sail away on ships of wonder

E per finire, per rilassarsi quando ci si perde un po’ di vista: “Soul to Squeeze” dei Red Hot Chili Peppers

Where I go I just dont know,
I got to, got to, gotta take it slow.
When I find my piece of mind,
I’m gonna give you some of my good time.

A questo punto caricate il vostro MP3/IPod/ o qualsiasi congegno elettronico abbiate per immagazzinare musica e..
PLAY!